Così rinascono le confetture
Menz&Gasser raddoppia lo stabilimento. Verso i 230 occupati
Oltre 28 anni di storia industriale andati in fumo. Furono in molti a temerlo, la notte del 31 dicembre 2002, quando fiamme alte decine di metri bruciarono lo
stabilimento Menz&Gasser di Novaledo, dove l’azienda nata nel 1935 a Lana (Bolzano) aveva trasferito nel 1974 le produzioni di succhi e marmellate. Invece quel Capodanno fu l’inizio della rinascita, come un’Araba Fenice.
Seguirono anni difficili, lo spostamento delle produzioni in altri stabilimenti italiani “presi a prestito” per non perdere commesse e clienti, giorni lontani da casa per gli operari costretti temporaneamente ad “emigrare” in Veneto e Lombardia.
Azienda, lavoratori e Provincia assieme: la ripartenza
Nel 2003 l’allora Agenzia per lo sviluppo della Provincia autonoma di Trento interviene per sostenere la
ricostruzione del sito produttivo di Novaledo. Tra il 2005 e il 2006 Trentino Sviluppo realizza un nuovo immobile industriale di circa 7 mila metri quadrati adiacente alla parte di capannone non danneggiata dall’incendio, per una spesa di 5,5 milioni di euro. Contestualmente Menz&Gasser investe in macchinari e nuove tecnologie, rendendo possibile nella primavera 2007 l’avvio dell’attività produttiva nel nuovo stabilimento.
Da 60 a 200 collaboratori... in 10 anni
Il terribile incendio del 2002 è ormai un lontano ricordo. Menz&Gasser è cresciuta molto. Nel 2004 aveva 60 collaboratori e realizzava 20 milioni di fatturato;
dieci anni dopo, nel 2014, dà lavoro a 205 collaboratori e registra un giro d’affari di 113 milioni di euro, realizzato per 52% sui mercati esteri e per un 10% grazie a prodotti con meno di un anno di vita.
Per soddisfare i 1.000 clienti sparsi in 48 paesi nel mondo, dallo stabilimento di Novaledo escono ogni anno oltre 50.000 tonnellate di prodotto, circa 1.500 gli articoli a “catalogo”.
I prodotti a marchio proprio si vendono bene sul mercato, ma l’azienda lavora anche come terzista per grandi società come, Barilla, Buitoni, Mila, Coop Italia, Parmalat, Alitalia.
Febbraio 2015: il “colpo d’ala”
È cresciuta, Menz&Gasser, tanto da stare stretta, ormai, anche nel pur nuovo stabilimento. Servono ulteriori capannoni dove sistemare altre linee produttive, ampliati i laboratori.
Ma la liquidità deve essere destinata principalmente agli investimenti produttivi, alla ricerca e sviluppo, all’assunzione di nuovo personale. Negli ultimi tre anni sono già stati assunti 40 lavoratori “under 25”.
Il piano di investimenti per i prossimi quattro anni supera i 33 milioni di euro e prevede di raddoppiare la superficie produttiva - da 18 mila a 36 mila metri quadri - l’acquisto di nuove linee e macchinari di produzione ad alta tecnologia, il potenziamento del reparto di ricerca, lo sviluppo di nuovi prodotti.
Così il 16 febbraio 2015 la politica industriale della Provincia autonoma di Trento si gioca una nuova carta.
Una nuova freccia all’arco di Trentino Sviluppo, mai utilizzata prima.
La società di sistema provinciale sottoscrive con l’azienda un accordo in base al quale anticiperà a Menz&Gasser 10 milioni di euro, attraverso la
sottoscrizione di un prestito obbligazionario della durata di 18 anni.
A fronte del sostegno della società di sistema della Provincia di Trento, Menz&Gasser realizzerà interamente il piano di investimenti previsto, per una spesa complessiva di 33,6 milioni di euro, in aggiunta ai 23,7 milioni di euro già investiti dall’azienda tra il 2009 e il 2013, si impegna a mantenere l’unità produttiva in Trentino, a versare in loco le imposte riferite all’intero gruppo societario e ad aderire al "Programma Garanzia Giovani" con l’offerta di stage e percorsi formativi.
L’occupazione salirà fino a toccare i 230 dipendenti entro il 2017. Balzo in avanti anche del fatturato che a regime supererà i 130 milioni di euro, con un aumento del 20% rispetto all’esercizio 2014 e del 50% rispetto al 2012.
«Ciò che insieme stiamo costruendo – commenta
Matthias Gasser, amministratore delegato di Menz&Gasser - è uno splendido esempio di come pubblica amministrazione e aziende private possano lavorare insieme per creare valore e buona occupazione sul territorio».
Con un tocco di… design
Non solo investimenti immobiliari e sofisticati strumenti finanziari. C’è un’altra curiosità nel rapporto nato negli ultimi anni tra Trentino Sviluppo e Menz&Gasser e riguarda proprio il prodotto di punta dell’azienda: le confetture in monoporzione.
Grazie ad un’iniziativa ideata per avvicinare imprese e
giovani designer,
Serena Gonzato ha affiancato l’azienda in un progetto di revisione in chiave ecologica e sostenibile del proprio packaging, ideando un simpatico e funzionale astuccio in cartoncino completamente riciclabile. «Una nuova veste lanciata in via sperimentale a fine 2013 – spiega
Michele Bernardi, responsabile Marketing di Menz&Gasser – grazie alla quale abbiamo realizzato 200 mila euro di fatturato in 7 paesi, 5 europei e 2 extraeuropei, dove il tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente è particolarmente avvertito».